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Insetticidi

Dai Laboratori di Ricerca e Sviluppo di Vebi è stata ideata per gli insetticidi una speciale formulazione: la microincapsulazione. Oggi questa tecnologia è impiegata in molti degli insetticidi Vebi, primo fra tutti Draker. Questo insetticida è presente nel mercato dal 2007 ed attualmente ha molto successo sia in Italia che all’estero.

Draker è il prodotto simbolo dell’efficacia del doppio potere della microincapsulazione: l’azione immediata (fase libera) ed il rilascio controllato e graduale (fase microincapsulata). In queste due fasi, i principi attivi presenti nel prodotto (Cipermetrina, Tetrametrina, e PBO) vanno ad agire in momenti differenti accrescendo l’efficacia e la durata dell’azione di Draker.

Fase libera.

Draker crea da subito una zona libera da insetti; infatti, la Tetrametrina con parte del PBO sono liberi ed immediatamente disponibili. Questi esercitano una iniziale forte azione abbattente, snidante e repellente con il vantaggio di avere un effetto rapido e molto visibile.

Fase microincapsulata.

Cipermetrina e parte di PBO sono microincapsulati; questa tecnologia consente al formulato di aumentare la stabilità e regolare il rilascio dei principi attivi. Test interni hanno dimostrato che l’efficacia di Draker è garantita per più di un mese, a seconda delle condizioni climatiche.

La microincapsulazione permette di ridurre la degradazione della Cipermetrina che avviene a causa di luce, temperatura e umidità. Inoltre, la microcapsula crea una “barriera” tra i principi attivi (irritanti per gli insetti) e l’ambiente, in modo che gli insetti non avvertono la presenza della Cipermetrina e frequentano le zone trattate.

ZANZARE

zanzaraDell’ordine dei Ditteri, la Zanzare o Culicidae è una famiglia di insetti che si caratterizza per la capacità proprie della femmina, di prelevare fluidi vitali da altri animali. Questo è possibile grazie al particolare apparato boccale che consente loro di pungere altri animali per ricavare le proteine necessarie alla formazione delle uova. Proprio per questa loro caratteristica le zanzare sono portatrici di infezioni e malattie che trasmettono al soggetto punto (compreso l’uomo).
Ad oggi se ne contano oltre 3.500 specie diffuse in tutto il mondo, ma con maggior concentrazione nelle aree tropicali, dove le condizioni climatiche ne favoriscono la proliferazione. In Italia, tra le oltre 60 specie di cui si attesta la presenza le principali sono essenzialmente Culex (di cui fa parte la zanzara comune), Aedes (a cui appartiene la zanzara tigre) e Anopheles.
Le aere di sviluppo delle zanzare si differenziano a seconda dello stadio vitale. Negli stadi larvali e giovanili si sviluppano in acque stagnati, come quelle di tombini, bidoni, sottovasi, caditoie, copertoni, fontane, specchi d’acqua, cavità degli alberi, etc.. In età adulta l’habitat principale delle zanzare è rappresentato da aeree umide e con presenza di vegetazione (siepi, erba alta, cespugli, etc.).

Le zanzare che colpiscono principalmente l’uomo vengono attratte da colori scuri, dal calore del corpo e dall’anidride carbonica (CO2) contenuta nel respiro e nella trasudazione corporea. Sono attive di notte, anche se alcune specie hanno abitudini anche diurne (prima fra tutte la zanzara tigre), concentrando la loro operatività nei mesi estivi. Le femmine hanno una vita media che varia dai 2 ai 6 mesi, entro i quali si riproducono una sola volta. Hanno un ciclo di metamorfosi di 4 stadi: uovo, larva, pupa ed adulto, con una durata differente a seconda della specie (da un minino di 6 giorni ad un massimo di un mese).

VESPE

vespaDell’ordine degli Imenotteri, i Vespidi o più comunemente Vespe sono una famiglia di insetti sociali, rigorosamente organizzata. In ogni nido, infatti, esiste una classe riproduttiva (le regine o femmine fertili ed i maschi) ed una operaia (femmine sterili). Le femmine si identificano per la presenza di un aculeo, collegato ad una ghiandola velenifera. In alcuni casi il veleno contenuto nell’aculeo può risultare pericoloso per l’uomo, poiché è in grado di scatenare forme allergiche gravi.

I nidi, in materiale simile al cartone, sono posti su rami, rocce, cavità dei tronchi, fabbricati oppure sottoterra e sono divisi in cellette esagonali, la cui complessità può variare molto: da un agglomerato di poche celle fino a grandi nidi che ospitano più di 20.000 esemplari.

La loro alimentazione è costituita principalmente da proteine e glucidi provenienti da varie fonti. Vengono attratte, quindi, da cibi e bevande zuccherine e dalla presenza di carne. Questo le porta a costruire i loro nidi in aree antropizzate (vicino ad abitazioni, giardini, luoghi domestici, etc.).

MOSCHE

moscaDell’ordine dei Ditteri, la mosca, nel linguaggio comune, va ad indicare la cosiddetta “Mosca domestica” o Musca domestica. Questo insetto vive a stretto contatto con l’uomo e può essere per questo ultimo anche veicolo di malattie, a causa delle proprie abitudini. Infatti, la femmina depone le uova su materiale organico (vegetale o animale) in disfacimento o putrefazione. Dalle uova si sviluppano le larve che ricercano un’ambiente più asciutto per diventare pupe e poi adulti. Il completamento delle 4 fasi di metamorfosi richiede un tempo variabile a seconda dell’ambiente, della temperatura e del tasso di umidità (da un minino di 8 ad un massimo di 50 giorni).
Un individuo adulto vive da 25 a 50 giorni, soprattutto in ambienti dai climi temperati. Nel corso di un anno, quindi si arriva fino a 12-15 generazioni.

Le mosche sono attive durante il giorno o sotto luci artificiali.

L’adulto è un buon volatore spostandosi di 3-4 Km in media con punti di oltre 30 Km, ma non vola sotto i 10°C, restando immobile intorno ai 4°C e morendo a 0°C. Questo ha portato le mosche a diffondersi in tutto il mondo, ad eccezione degli ambienti artici ed antartici. Il suo habitat è pertanto quello condiviso dall’uomo e dagli altri animali, venendo attratte da qualsiasi sostanza organica liquida o solida che sia.

FORMICHE

formicaDell’ordine degli Imenotteri, i Formicidae o più comunemente Formiche sono una famiglia di insetti eusociali divisa rigidamente in classi: le operaie sterili e le formiche atte alla riproduzione (maschi e femmine fertili). Questa differenze “sociali” le porta ad avere morfologie differenti anche all’interno di una stessa specie.

Le oltre 20.000 specie ad oggi identificate vivono in tutto il globo, presentando maggiori variabilità nelle aree climatiche tropicali.

Vivono in nidi principalmente scavati nel terreno o in fessure di muri, anche molto strette. Si nutrono essenzialmente di sostanze zuccherine, mentre in fase di riproduzione cercano anche sostanze ricche di proteine. Proprio per le loro abitudini alimentari, le formiche sono in grado di percorrere anche lunghe distanze fuori dal nido, raggiungendo anche luoghi elevati.

La riproduzione avviene annualmente e le nuove formiche, inizialmente alate, migrano per formare nuove colonie. Dopo la riproduzione il maschio muore, mentre la femmina perde le ali. Le larve vengono allevate prima dalla regina e poi le pupe vengono portate verso la superficie dalle operaie, prima di diventare adulte. Il ciclo di metamorfosi completo (4 stadi) richiede una media di 2 mesi per il completamento.
Le formiche, vivendo in ambienti spesso condivisi con l’uomo possono rappresentare in alcuni casi un pericolo per la trasmissione di malattie.

BLATTE

blatta orientalisOrdine di insetti noti comunemente come Blatte o Scarafaggi, denominato Blattodea, pericolosi vettori di patogeni ed allergie. Le blatte vivono in colonie con abitudini prevalentemente notturne in quasi tutte le aree della terra (restano esclusi i poli e le zone elevate oltre i 2.000 m).

Hanno un regime alimentare molto vario, che si differenzia anche a seconda della specie, essendo nella maggioranza insetti onnivori e spesso saprofagi.

Hanno un ciclo di metamorfosi con tre stadi (uova, neanidi ed adulto) che va da un minimo di pochi mesi fino ai 3 anni.

Delle oltre 4.000 specie, circa 20 vivono in Italia, ma sono quattro quelle di maggior interesse, perché infestano maggiormente i luoghi antropizzati:

  • Blattella germanica: ha dimensioni che variano da 1 cm a 1,5 cm e colore marrone. Il corpo slanciato gli permette di arrampicarsi sui muri e di camminare velocemente.
    Predilige ambienti caldo-umidi (es. sotto a lavandini o elettrodomestici).
  • Blatta orientalis: ha dimensioni che variano da 2,5 cm a 3 cm e colore nero. Il corpo tozzo, gli ostacola l’arrampicata sui muri, ritrovandolo più spesso sul pavimento, in ambienti freschi e umidi ( es. negli scantinati, nelle fognature e nei bagni vicino ai tubi di scarico).
  • Periplaneta americana: ha dimensioni che variano da 2,5 a 4,5 cm, di colore marrone- rossastro e si contraddistingue per essere un buon volatore. Si ritrova principalmente in aree portuali e in ambienti alimentari amando luoghi umidi e temperature medio-alte.
  • Supella longipala: ha dimensioni che variano da 1 cm a 1,5 cm e colore marrone-rossastro. Ha una struttura slanciata, ma differente dalla Blattella germanica. Il suo habitat è costituito da ambienti riscaldati, come ad esempio le camere da letto, in particolare dietro ai mobili.

Blattella germanica

blatella germanica

Blatta orientalis

blatta orientalis

Periplaneta americana

Periplaneta americana

Supella longipalpa

supella longipalpa

Blattella germanica

blatella germanica

Blatta orientalis

blatta orientalis

Periplaneta americana

Periplaneta americana

Supella longipala

supella longipalpa

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