Gli anticoagulanti sono stati il punto di svolta nel controllo roditori.
La ragione del loro successo è dovuta:
- alla loro azione ritardata,
- all’assenza di particolari gusti,
- alla bassa dose di impiego e
- all’esistenza di un antidoto specifico.
Gli anticoagulanti utilizzati per la produzione di esche rodenticide appartengono chimicamente a due categorie: cumarine e indandiones. Il loro meccanismo d’azione però è simile: agiscono sul fegato come antagonisti della vitamina K, interferendo con la sintesi di fattori della coagulazione della vitamina K.
La diversa tossicità delle molecole anticoagulanti è dovuta principalmente alla loro diversa capacità di essere degradate metabolicamente ed eliminate nelle feci e nelle urine.
La loro azione ha inizio dopo qualche giorno dall’ ingestione, provocando emorragie interne che indeboliscono l’animale. L’azione varia da un minimo di 2-3 giorni ad un massimo di 12-15 giorni e dipende dalle condizioni fisiche dell’animale avvelenato, dalla quantità di esca ingerita e dalla tossicità del principio attivo.
La debolezza provoca una diminuzione delle attività dell’animale e lo induce a rimanere nella sua tana.
La vitamina K1 è l’antidoto specifico di tutti gli anticoagulanti.
Warfarin: il primo anticoagulante venduto sul mercato, oggi è usato raramente come rodenticida. Viene invece ampiamente utilizzato in medicina nelle terapie anticoagulanti.
Chlorophacinone: anticoagulante a dose multipla appartenente al gruppo indandione. Meno tossico per gli animali non bersaglio in situazioni di avvelenamento primario e secondario rispetto ad altri anticoagulanti alimentari multipli perché rimane meno tempo nel corpo dell’animale.
Tutti e tre i principi attivi utilizzati in Vebi sono Anticoagulanti di seconda generazione derivati dal Warfarin. Caratteristica che li accomuna è che tutti e tre possono essere efficaci con una singola ingestione.
- Bromadiolone: è il principio attivo più usato in Europa, in quanto ha un’ottima efficacia contro ratti e topi ed è efficace dopo una/due ingestioni da parte dei roditori.
- Difenacoum: leggermente meno tossico del bromadiolone se utilizzato contro i ratti, è il principio attivo ideale per la lotta ai topi. E’ consigliabile utilizzare esche a base di difenacoum in tutte quelle situazioni in cui sono presenti cani, gatti o altri animali domestici. Il difenacoum infatti verso gli animali domestici è circa 5 volte meno tossico del bromadiolone e circa 20 volte meno tossico del brodifacoum.
- Brodifacoum: è il più potente anticoagulante. Esso agisce come gli altri anticoagulanti ma, una volta ingerito, ha una maggiore capacità di resistere al degrado. Ecco perché anche una sola ingestione può essere mortale in tutti i roditori oggi resistenti ad altri anticoagulanti. Consigliamo l’utilizzo del Brodifacoum in tutte quelle situazioni in cui gli altri principi attivi non sono risultati efficaci, la quantità di esche richiesta per ottenere una dose letale è molto piccola e corrisponde a meno del 5% del consumo alimentare giornaliero di topi e ratti.
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Pasta con semi di girasole e canapa.
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Pasta standard.
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Pasta in vaschetta.Appositamente progettata per conservare più a lungo le proprietà dell’esca e per essere utilizzata in stazioni di avvelenamento. |
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Pasta in crema.La pasta in crema è particolarmente efficace perché permette di essere facilmente ingerita dai roditori durante i gesti di pulizia che normalmente compiono. |
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Blocchi paraffinati.È considerata la formulazione più stabile e, per questo motivo, particolarmente indicata in ambienti. La paraffina, infatti, protegge l’esca dall’acqua e da funghi, batteri e insetti. |
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Pellet sfuso e in sachet.Esca fatta di cereali e altri alimenti particolarmente attrattivi per ratti e topi.
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Granaglie sfuse e in sachet.Tutti i roditori mangiano i semi di cereali. L’esca in grano è, perciò, efficace ed economica. |
Esca virtuale senza principio attivo.Le esche virtuali Vebi Tech sono formulazioni appositamente realizzate senza principio attivo per monitorare e tracciare la presenza di roditori in quei luoghi dove l’uso di un rodenticida è rischioso, come negli ambienti soggetti alle norme HACCP (scuole, ospedali, alberghi, ristoranti, mense. ecc.). |
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NEW Hyde block fluo- Hyde pasta fluo:
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Check Block:
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Cheese Bait:
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RATTUS NORVEGICUSRatto grigio o Ratto di fogna o Surmolotto |
RATTUS RATTUSRatto nero o Ratto dei tetti (o Ratto delle soffitte) |
MUS MUSCULUSTopolino domestico |
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TARGET | RATTUS NORVEGICUS | RATTUS RATTUS | MUS MUSCULUS |
Peso medio |
200-500 g |
150-250 g |
12-25 g |
Lunghezza (testa-piedi) | 18-25 cm | 16-20 cm | 6-9 cm |
Coda | 15-21 cm | 18-25 cm | 7-10 cm |
Occhi | piccoli | grandi e sporgenti | piccoli |
Mantello | ruvido e rado, grigio scuro, grigio bruno sopra e grigio chiaro sotto | sul dorso nero grigiastro, area ventrale bianco | variabile, dorso grigio, ventre e fianchi più chiari |
Orecchie | corte e pelose | grandi, quasi nude | grandi, quasi trasparenti |
Escrementi | simili a capsule di circa 20 mm | fusiformi fino a 12 mm | come bacchette di 3-6 mm |
Dieta alimentare | fino a 30 g al giorno, in pochi posti | fino a 28 g al giorno in più posti | mangia poco e spesso fino a 3 g al giorno e in moltissimi posti |
Ricoveri | scava tane sotterranee | tra i muri soprattutto in luoghi alti, soffitte, granai, anche sugli alberi | nelle case, in anfratti, dentro le derrate |
Durata media di vita: | da 12 a 18 mesi fino a massimo 4 anni | da 12 a 18 mesi fino a massimo 4 anni | da 8 a 12 mesi massimo 2 anni |
Maturità sessuale | 3 mesi | 3 mesi | dopo 5 settimane |
Numero di piccoli per figliata: | 3/7 maxim 12 individui | 3/7 massimo 8 individui | 5-7 individui |
Numero figliate per anno: | fino a 7 | fino a 6 | fino a 8 |
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